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Dalla scuola superiore all’uni, andata e ritorno

Sono stato uno studente della facoltà fino ad un paio di anni fa, laureato nel Febbraio 2021.
Ho scelto la facoltà di Informatica Applicata in quanto affascinato dal piano di studi ed incuriosito da sempre dall’ambito IT e dal settore matematico-scientifico.
Non posso dire che il mio percorso universitario sia stato agevole, sia per problemi familiari che lavorativi: sin dall’anno della mia iscrizione, infatti, ero già entrato nel mondo del lavoro, sebbene si parli di impieghi saltuari.
La mia volontà iniziale è sempre stata, per quanto possibile, quella di tentare di terminare gli studi prima di accettare una proposta lavorativa a tempo pieno, conscio della quantità di tempo che avrei dovuto, in quelle circostanze, togliere agli studi.
Alla fine del 2019, però, ho avuto la possibilità/fortuna di poter lavorare qualche mese come supplente in una scuola secondaria della mia zona (nel Siracusano), seppur in una classe di concorso che all’inizio giudicavo poco affine ai miei studi informatici (Laboratorio di meccanica e macchine).
Con mia grande sorpresa, invece, molte delle conoscenze connesse al nuovo impiego erano intrecciate a quelle che avevo affrontato con le materie universitarie, soprattutto per quanto riguardava l’impiego di macchinari automatizzati a controllo numerico (i famosi CNC), i quali per poter eseguire lavorazioni necessitano di una programmazione certosina, molto simile a quella del linguaggio C.
Quell’impiego, che sto occupando tuttora, mi ha consentito di poter completare gli studi, garantendomi la quantità di tempo necessaria a seguire corsi e sostenere esami.
Nell’Ottobre 2022, anche (e soprattutto!) grazie al corso di Informatica Applicata, sono riuscito a superare un concorso pubblico come docente di Laboratorio di Informatica e sistemi, ed al momento sono in attesa della convocazione per la presa in servizio.
Sto valutando la possibilità di iscrivermi ad un corso magistrale, magari proprio in Urbino.

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