Esperimento di programmazione creativa di massa condotto dall’Università di Urbino il 17 maggio dalle 9 alle 13.
Usando una tecnica sviluppata la scorsa settimana e sperimentata in occasione dello Scratch Day, l’Università di Urbino ha coinvolto la comunità di CodeMOOC in un esperimento di disegno collettivo.
Nel corso della mattinata sono stati lanciati semplici sondaggi istantanei con DirectPoll. Grazie ad un programma che intercetta in tempo reale i voti e li trasforma in eventi da tastiera, attraverso il voto chiunque può contribuire a spostare la matita sullo schermo in un progetto realizzato con Scratch. Ogni sondaggio determina la posizione di un punto che viene tracciato solo dopo aver raccolto un numero sufficiente di voti. Così, sondaggio dopo sondaggio, si compone un disegno collettivo.
E’ ancora possibile partecipare al sondaggio all’indirizzo: http://etc.ch/pywh
Gli effetti dei voti possono essere seguiti in diretta su YouTube o rivisti on demand.
Scratch è il più popolare ambiente di programmazione visuale, sviluppato presso il MIT Media Lab per permettere a chiunque di usare la programmazione per esprimere la propria creatività e condividere le proprie idee sotto forma di progetti.
Il Corso di Laurea in Informatica Applicata dell’Università di Urbino organizza un evento in diretta streaming alle 11:00 per coinvolgere le scuole e le famiglie in un vero e proprio esperimento di programmazione di massa.
Per partecipare attivamente all’esperimento durante la diretta occorre un dispositivo (smartphone, tablet, PC) collegato a http://etc.ch/QXfh .
Ode to code, l’inno ideato a Urbino all’inizio dell’estate per promuovere la settimana europea della programmazione, nelle scorse settimane ha coinvolto tutti i CodeWeek ambassadors in una danza robotica nel palazzo della Commissione Europea a Bruxelles e da ieri è diventato uno strumento di introduzione al coding integrato nel più popolare portale didattico di programmazione visuale, Scratch.
Tutto è partito dal Corso di Laurea in Informatica Applicata dell’Università di Urbino, che da anni mette le competenze di docenti e studenti al servizio delle campagne di alfabetizzazione digitale nazionali (Code’s cool, Programma il Futuro) ed internazionali (Europe Code Week, European Robotics Week, Hour of Code). Da quest’anno è proprio il coordinatore del corso di laurea, il Prof. Alessandro Bogliolo, a guidare Europe Code Week.
In luglio Bogliolo ha chiesto a un suo collaboratore ed ex studente, Brendan Paolini, di comporre una musica elettronica “open source” che partisse dall’Inno alla gioia e diventasse un semplice loop da utilizzare come base per i video promozionali di Europe Code Week, facendo in modo che tutti potessero riusarla. Così è nato l’inno alla programmazione, Ode to code. Poi ha chiesto a Bianca Berardi, direttrice di una delle scuole di danza di Urbino, di ideare la coreografia di una semplice danza robotica che potesse essere ballata su quella musica e ha coinvolto uno stduente video-maker, Alessandro Vissani, per realizzare un video promozionale che lanciasse l’idea della potenza della programmazione, scatenata dalla musica di Brendan. Infine ha coinvolto la città nella realizzazione del video e ha forzato il montaggio per raccontare tutto in un minuto.
La scena si svolge sotto ai Torricini, dove lo stesso Bogliolo sta per salire sul palco per annunciare Europe Code Week. Vicino al palco passa una ragazza che ascolta l’Inno alla gioia che a poco a poco si trasforma nell’Ode to code. Due ragazzini che giocano con un tablet ascoltano la musica della ragazza e quando Bogliolo inizia a parlare, infastiditi dalla sua voce, staccano il microfono dal mixer e attaccano lo smartphone della ragazza. Così la musica si diffonde e tutti sono indotti a ballare una danza robotica pilotata dalle istruzioni che i due ragazzi impostano sul tablet.
All’inizio di settembre la Ode to code dance è stata ballata da tutti i CodeWeek ambassadors, i volontari che in ogni paese coordinano la partecipazione a Europe Code Week, riuniti a Bruxelless nella sede della Commissione Europea. La settimana scorsa la musica ha creato scompiglio nella sede di European Schoolnet, e ora è oggetto di un video contest aperto a tutti per documentare gli strani effetti che può produrre…
“L’idea della musica, del video promozionale e del contest – spiega Bogliolo – è nata per creare curiosità e interesse verso il coding anche in chi non è istintivamente attratto dalla tecnologia. È proprio questo il messaggio di Europe Code Week: il coding serve a sviluppare il pensiero computazionale, cioè la capacità di formulare soluzioni algoritmiche a problemi complessi. Si tratta di una competenza trasversale che vale la pena di acquisire a qualsiasi età, qualunque cosa si voglia fare da grandi o si stia già facendo.”
Essere arrivati all’interno di Scratch è un ulteriore riconoscimento dell’approccio adottato dall’Università di Urbino nella divulgazione del pensiero computazionale. Scratch è infatti lo strumento didattico di programmazione visuale più famoso al mondo, sviluppato al MIT Media Lab, dal gruppo di Mitchel Resnik.
“Ho incontrato Mitchel Resnik e il team di Scratch ad Amsterdam in agosto – racconta Bogliolo – Avevamo appena lanciato il video della danza robotica e gli ho spiegato come volevamo utilizzarlo per promuovere Europe Code Week e gli ho detto che sarebbe stato fantastico poter usare Scratch per fare il remix della musica e programmare la danza. Hanno subito accettato la sfida e in un mese ne hanno fatto uno strumento didattico eccezionale. Un tutorial in tutte le lingue che spiega passo passo come scegliere uno sfondo, come comporre la musica, come far danzare i personaggi e come produrre un video. Il bello di Scratch è che si fa tutto questo in modo assolutamente intuitivo, esprimendo la propria creatività. I principi base della programmazione si acquisiscono come conseguenza, senza rendersene conto. È esattamente questo il senso di Europe Code Week: divertirsi con la programmazione per estendere la propria capacità di espressione e di ragionamento. Il contributo che il team del MIT ha dato a questa causa è fondamentale!”
Europe Code Week si svolgerà dal 10 al 18 ottobre e coinvolgerà centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo. L’invito è rivolto a tutti, ma un ruolo particolare lo avranno le scuole, invitate a coinvolgere tutti i propri alunni seguendo le semplici linee guida proposte dai Code Week ambassadors.
Per gli americani che scrivono le date indicando prima il mese e poi il giorno, il 14 marzo e’ proprio 3.14. Per chi come noi scrive prima il mese e poi l’anno, nel 2014 tutto il mese di marzo e’ 3.14.
Infatti 3, 1 e 4 sono le tre cifre di Pi greco che tutti conoscono, ma Pi greco di cifre ne ha infinite e quindi nessuno lo conosce davvero. In compenso lo vediamo all’opera quotidianamente, perche’ ogni volta che osserviamo un cerchio, Pi greco e’ li’ sotto i nostri occhi. Se il diametro del cerchio e’ 1, la sua circonferenza e’ Pi greco. Se il raggio del cerchio e’ 1, Pi greco e’ la sua area.
Cosi’ Pi greco e’ il numero che sfugge ai matematici e si lascia disegnare dai bambini.
Se non vi fidate delle calcolatrici e volete calcolarlo da soli aspettate un giorno di pioggia, disegnate su un cartone un cerchio bello grande e su un altro cartone un quadrato con il lato uguale al raggio del cerchio. Mettete i due cartoni sotto la pioggia e contate quante gocce cadono nel cerchio e quanto gocce cadono nel quadrato. Quando ne avete contate abbastanza e rischiate di perdere il conto fermatevi e dividete i due numeri. Il rapporto vi dara’ una buona stima di Pi greco.
Se non volete aspettare la pioggia potete simulare l’esperimento con Scratch usando l’ultimo programma sviluppato da Code’s Cool.
Martedì scorso alle nove di sera 81 ragazzi si sono incontrati online in una stanza virtuale per imparare a programmare con studenti e docenti del nostro corso di Laurea. E’ questa la formula adottata da “Code’s Cool” per coinvolgere il maggior numero possibile di persone in un ambiente di apprendimento aperto e informale.
Per il primo incontro i ragazzi si sono cimentati nella soluzione di semplici esercizi di programmazione dando ai personaggi di un videogioco le istruzioni necessarie a superare gli schemi che venivano via via presentati. I partecipanti hanno potuto lavorare su uno schermo condiviso, prendendo a turno il controllo del mouse, facendo annotazioni in sovrimpressione e assumendo il ruolo di presentatori per illustrare la soluzione che avevano individuato.
Ecco il video-riassunto degli argomenti trattati nel primo incontro:
Nel prossimo incontro, previsto per martedì 18 febbraio alle 21, i ragazzi di Code’s Cool inventeranno un videogioco. L’indirizzo della stanza virtuale di martedì prossimo è https://join.me/952-684-678.
Si è appena conclusa la serie di eventi organizzati dal Corso di Laurea in Informatica Applicata dell’Università di Urbino e da NeuNet per avvicinare i giovani alla programmazione in occasione dell’Europe Code Week.
Un’ora online per imparare a sviluppare applicazioni per smartphone
L’Università di Urbino, nell’ambito dell’iniziativa Europe Code Week, organizza il Visual Mobile Code Camp for Kids, riservato agli studenti delle scuole medie inferiori e ai loro genitori.
Neelie Kroes e gli Young Advisors lanciano Europe Code Week, la settimana della programmazione, dal 25 al 30 novembre 2013
#codeEU: una settimana per conoscere la bellezza e il potere del linguaggio delle cose
E’ universalmente riconosciuto che la conoscenza delle lingue straniere serve ad abbattere barriere culturali e ad aprire nuove opportunità. Nell’immaginario collettivo a maghi e supereroi si attribuisce la capacità prodigiosa di parlare con gli animali. I bambini parlano addirittura alle cose. Oggi le cose hanno imparato ad ascoltarci, a risponderci e a parlare tra loro.