Post Taggati: bot

Un bot a larga scala per Europe Code Week

Pubblicato il da Lorenz Cuno Klopfenstein
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Sono passati alcuni giorni dalla chiusura dello Europe Code Week 2016, che ha superato i risultati ottenuti dalle precedenti edizioni con un totale da record di oltre 20,000 eventi organizzati in più di 50 paesi.

All’interno di CodeMOOC, un massive open online course (corso aperto online su larga scala) offerto dall’Università di Urbino ed incentrato sul pensiero computazionale ed il coding, si è pianificato per il 20 ottobre lo svolgimento di un quiz di coding su larga scala. Utilizzando soltanto un client Telegram ed uno scanner di codici QR, i partecipanti hanno avuto la possibilità di partecipare al gioco e di sfidare oltre 900 gruppi di varie località d’Italia.

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Una caccia al tesoro guidata da un Bot

Pubblicato il da Alessandro Bogliolo
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Il 26 agosto, in occasione della summer school “Coding in your Classroom, Now!”, si è svolta una grande caccia al tesoro nel centro storico di Urbino: 26 gruppi, composti da 139 partecipanti complessivamente, si sono sfidati inseguendo indizi attraverso le strade strette e ripide della città, seguendo gli ordini di un… bot.

Il gioco è stato sviluppato durante la settimana precedente l’evento e l’intero team alle spalle della caccia al tesoro ha impiegato i concitati minuti appena prima dell’inizio sistemando gli ultimi bug. (Beh, la maggior parte di essi.)

La summer school, rivolta agli insegnanti di tutte le classi, ha avuto come obiettivo principale quello di portare il coding nelle scuole, cercando di coinvolgere sia gli insegnanti che i giovani studenti. Pertanto, era logico che la stessa caccia al tesoro, chiamata “Urbino Code Hunting”, si basasse su giochi di coding.

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MeteOvunque: da progetto d’esame a bot di utilità quotidiana

Pubblicato il da Pio Mario Jonathan Maiori
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Le piattaforme digitali per la gestione del territorio sono una risorsa preziosa che purtroppo non sono sempre sfruttate e gestite nel migliore dei modi. Esse mirano a compensare gli interessi di uno o più gruppi di utenze distinte, cercando di soddisfare le loro richieste e i loro bisogni inerenti a una data porzione del territorio su cui loro stessi operano, sfruttando il cosiddetto “effetto rete”.

Avendo fatto tesoro di quanto ascoltato durante le lezioni di “Piattaforme Digitali per la Gestione del Territorio”, io e gli altri miei amici e colleghi ci siamo cimentati nella realizzazione di bot per Telegram, impiegati come tecnologia abilitante per la realizzazione delle nostre piattaforme digitali che abbiamo successivamente consegnato come progetti per poter sostenere l’esame.

“MeteOvunque” è il bot da me realizzato, uno di quelli che sono stati valutati nel mese di giugno, la cui realizzazione ha richiesto circa un mese e mezzo di sviluppo per la versione d’esame. Dal nome è facile comprendere che si tratta di un bot che fornisce previsioni meteorologiche; ma perché scegliere la meteorologia come argomento di interesse principale?

Prima di iniziare il suo sviluppo nel mese di Maggio, diedi un’occhiata su Telegram ai bot già presenti e funzionanti e mi accorsi che quelli relativi alle previsioni meteo erano pochi, piuttosto scarni, poco “intelligenti”, con poche funzionalità e addirittura con scarso supporto alla lingua italiana. Ne avevo trovato uno che parlava in parte in italiano e in parte in inglese, nonostante avessi selezionato la bandiera italiana nel menù delle impostazioni!

A parte ciò, la mia scelta sullo sviluppo di una piattaforma di questo tipo è ricaduta sulla meteorologia perché:

• Quasi tutti, in singolo o in gruppo, richiedono le condizioni meteorologiche del posto in cui ci si ritrova o in cui si andrà;
• Il territorio di interesse per un servizio di informazione meteorologica è potenzialmente l’intero pianeta Terra.

Avendo fra le mani una tipologia di richiesta, un’utenza e un territorio di portata mondiale, non è stato così difficile capire che tutto ciò avrebbe rappresentato un ottimo esempio applicativo per il mio progetto universitario sulle piattaforme digitali.

Dopo aver sostenuto l’esame, presi la decisione di continuare a sostenere lo sviluppo del bot, semplificando l’approccio con gli utenti ed arricchendolo di nuove funzionalità. Dall’inizio del suo sviluppo sono trascorsi già 4 mesi!

Cito qui alcune delle sue funzionalità che lo rendono interessante, oltreché utile e versatile:

• Include Program-O, un’interprete PHP per intelligenze artificiali (IA) che interpreta i messaggi di testo in italiano che riceve dagli utenti e fornisce loro una risposta sulla base di ciò che è presente nel suo “frasario”;
• Dà la possibilità di consultare le previsioni su mappa come siamo abituati a vedere in tv dopo il telegiornale;
• Fornisce una lista di 5 località preferite gestibile e personalizzabile da ogni singolo utente a seconda delle specifiche esigenze;
• Gestisce un sistema di advertising (sarà attivo prossimamente) tramite il quale può inviare gif animate di sponsor locali che vogliono comparire nella piattaforma, sulla base della città di interesse in cui sono collocati;
• Possiede una tastiera accessoria che compare in chat dal layout intuitivo e risponde con messaggi esplicativi e facili da comprendere grazie alle emoticons;
• È in grado di registrare la segnalazione di guasti e di consigli sulla piattaforma direttamente all’interno delle chat con gli utenti;
• Permette agli utenti di impostare le notifiche, il livello di dettaglio delle info meteorologiche e il proprio livello di protezione della privacy;
• Salva le foto e i video che gli utenti possono inviargli per poterli condividere con gli altri utenti della piattaforma e per poterli pubblicare sulla pagina Facebook e sul profilo Instagram di “MeteOvunque”;
• Fornisce le proprie funzionalità anche all’interno di chat di gruppo e mediante l’uso di richieste inline-mode di Telegram.

Da pochi giorni è presente anche la lingua inglese!

Invito tutti a dare un’occhiata a quanto è stato realizzato, augurandomi che possiate apprezzare il lavoro compiuto fino ad oggi.

INFO E LINKS UTILI:

– Username Telegram: @meteovunque_bot
– Telegram: https://telegram.me/meteovunque_bot

– Pagina Facebook: https://www.facebook.com/meteovunque/
– Profilo Instagram: https://www.instagram.com/meteovunque/

– Email: jonathan.maiori@libero.it

ConvComp2016: implementare un Bot di crowdsensing

Pubblicato il da Lorenz Cuno Klopfenstein
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Dopo aver discusso di Bot come autentiche piattaforme, al pari di applicazioni mobili o siti web, ed aver argomentato che un Bot non necessariamente debba fungere da fornitore di informazioni—ma può benissimo essere lo strumento per raccogliere dati e quindi essere parte di un meccanismo di intelligenza collettiva—è giunto il momento di metterci all’opera per realizzarne uno.

Come descritto precedentemente, per l’occasione dell’evento ConvComp2016 del 24 giugno, abbiamo realizzato un semplice Bot che permettesse di raccogliere pensieri, emozioni e stati d’animo geolocalizzati, in modo da dare un’idea del sentimento generale in un’area. Il Bot è online su Telegram come @wordcloud_bot ed è possibile utilizzarlo da subito per vederlo in azione.

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ConvComp2016: intelligenza collettiva e Bot

Pubblicato il da Lorenz Cuno Klopfenstein
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Come visto nel precedente articolo, le app di instant messaging offrono una nuova piattaforma per l’offerta di servizi che ha dalla sua—come lo era stato per la nascita della piattaforma del web—la presenza di un vastissimo numero di utenti già attivi, già abituati all’esperienza d’uso della piattaforma e che sfruttano già i servizi della piattaforma con profitto.

L’interesse per i Bot e le interfacce conversazionali sfruttati all’interno delle applicazioni di messaggistica testimoniano in qualche modo la naturale tendenza a non re-inventare la ruota: in presenza di un sistema esistente e con un grande valore dato dalla presenza di utenti e servizi—come può esserlo una piattaforma di messaggistica—vale sempre la pena sfruttarla per costruirci qualcosa sopra.

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ConvComp2016: la piattaforma dei bot

Pubblicato il da Lorenz Cuno Klopfenstein
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Il 24 giugno si è tenuto a Milano il ConvComp2016, il primo evento italiano dedicato alla “computazione conversazionale”. In questa occasione il prof. Alessandro Bogliolo ha fatto un intervento incentrato sul mondo dei Bot visti come piattaforma di sviluppo ed il loro legame con quella che è l’intelligenza collettiva (l’intervento inizia al tempo 2:08:33).

Nell’ultimo periodo le interfacce conversazionali, in particolare quelle usate da Bot ed agenti automatici che sfruttano canali di conversazione prevalentemente testuali nell’interagire con utenti umani, stanno suscitando sempre più interesse e sono sempre più al centro di sviluppo ed innovazione.

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